Nei Sert e in altre strutture sanitarie i lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi vengono sottoposti per legge, prima dell’assunzione in servizio e poi con cadenza periodica, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza attraverso l’esame dell’urina. L’occhio di un operatore sanitario garantisce che a ciascun soggetto sottoposto al controllo corrisponda esattamente il suo campione di urina.
Stessa procedura viene prevista per i soggetti affetti da dipendenze per finalità di cura.
Con un provvedimento a valenza generale, il Garante ha dunque prescritto che all’interessato deve essere data la facoltà di scegliere se avvalersi della osservazione diretta di un operatore sanitario o della rilevazione delle immagini attraverso l’occhio elettronico. Le immagini rilevate non devono essere registrabili. Il servizio igienico dotato di telecamere, inoltre, deve essere dedicato in via esclusiva a tali controlli, se ciò non è possibile, devono essere introdotti opportuni accorgimenti per evitare di riprendere soggetti diversi da quelli da controllare. Infine, il personale sanitario preposto ai controlli, il solo abilitato a visionare le immagini e preferibilmente dello stesso sesso della persona da controllare, deve essere designato per iscritto incaricato del trattamento e gli deve essere preclusa la possibilità di registrare le immagini che appaiono sullo schermo, anche tramite telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici.