Il sistema sanzionatorio per le violazioni contributive in Italia ha subito importanti cambiamenti a partire dal 1° settembre 2024, grazie al decreto PNRR 4 (D.L. n. 19/2024). Queste modifiche mirano a semplificare gli adempimenti e incoraggiare la regolarizzazione spontanea. Vediamo i punti principali:

Obiettivo della riforma
La riforma punta a favorire l’adempimento spontaneo e prevenire il contenzioso, offrendo condizioni più favorevoli per la regolarizzazione delle posizioni contributive.

Principali modifiche
Omissione contributiva. Se il pagamento dei contributi omessi avviene entro 120 giorni in un’unica soluzione, la sanzione ordinaria, calcolata in base al Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR), attualmente pari al 4,25%, sarà ridotta, senza l’aggiunta della maggiorazione di 5,5 punti percentuali prevista in via ordinaria. Tuttavia, la sanzione civile non potrà mai superare il 40% dell’importo dei contributi o premi non pagati entro i termini di legge.
Evasione contributiva. Se il contribuente denuncia spontaneamente la situazione entro 12 mesi e paga entro 90 giorni, può beneficiare di sanzioni ridotte pari al TUR maggiorato di 5,5 punti percentuali, con un tetto massimo del 40%. Un’ulteriore novità riguarda la possibilità di beneficiare di una maggiorazione del TUR di 7,5 punti se il pagamento dei contributi avviene entro 90 giorni dalla denuncia. In caso di pagamento rateale, l’agevolazione sarà concessa solo se la prima rata viene versata entro il termine concordato. Questa misura vuole incoraggiare l’emersione volontaria delle irregolarità.
Regolarizzazione dopo verifiche. Se le irregolarità vengono scoperte dagli enti impositori, il contribuente può ancora beneficiare di sanzioni ridotte al 50% se regolarizza la posizione entro 30 giorni dalla contestazione.
Incertezze interpretative. Nei casi di mancato pagamento dovuto a incertezze normative, se il versamento avviene nei termini fissati dagli enti, si applicano solo gli interessi legali.
Rateizzazione. È stata introdotta la possibilità di rateizzare i pagamenti per la regolarizzazione, rendendo più accessibile il processo di regolarizzazione per le aziende in difficoltà finanziarie.

Ruolo dell’INPS
L’INPS, con la circolare n. 89/2024, ha fornito indicazioni operative sulla variazione degli interessi e delle somme aggiuntive, chiarendo gli aspetti pratici di queste nuove disposizioni.

In conclusione, questa riforma rappresenta un cambio di approccio significativo nella gestione delle violazioni contributive. Offrendo condizioni più favorevoli per la regolarizzazione, si spera di creare un ambiente in cui sia più facile per le aziende mantenere una posizione contributiva regolare, a beneficio dell’intero sistema previdenziale italiano.