Introduzione
La detassazione dei premi di produttività rappresenta un’importante leva fiscale e contributiva per incentivare la contrattazione collettiva di secondo livello, promuovendo la competitività aziendale e la redistribuzione economica. Con la Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), il legislatore ha confermato e potenziato le agevolazioni fiscali previste per i premi di risultato, consolidando un sistema che negli anni ha dimostrato di essere efficace.
Ecco una panoramica completa della normativa vigente e delle opportunità per aziende e lavoratori.
Cosa sono i Premi di Produttività e chi ne beneficia?
I premi di produttività sono somme erogate ai lavoratori per incentivare il raggiungimento di obiettivi specifici, quali incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione.
Per il 2025, i benefici fiscali e contributivi si applicano nei seguenti casi:
- Imposta sostitutiva del 5% sui premi erogati fino a 3.000,00 € lordi annui.
- Riservati ai lavoratori che nell’anno precedente abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000,00 €.
- Gli obiettivi devono essere definiti tramite contrattazione collettiva di secondo livello (aziendale o territoriale).
Requisiti per accedere alla detassazione
Per usufruire dell’imposta sostitutiva, i premi devono rispettare specifiche condizioni:
- Variabilità: Il premio deve essere variabile, ossia basato su criteri oggettivi e misurabili, connessi a incrementi rispetto a standard precedenti.
- Contrattazione collettiva: Gli obiettivi devono essere definiti tramite accordi aziendali o territoriali conformi all’art. 51 del D.Lgs. 81/2015.
- Misurabilità: Gli incrementi di produttività devono essere verificabili tramite parametri oggettivi (es. miglioramento della qualità o riduzione dei tempi di produzione).
Novità 2025: Premi di Produttività e Welfare Aziendale
Una delle principali opportunità introdotte dalla normativa riguarda la conversione dei premi di risultato in servizi di welfare aziendale, come previsto dal comma 184 della L. 208/2015.
Vantaggi della conversione in welfare
- Esenzione fiscale e contributiva: Le somme convertite in welfare non sono soggette a imposta sostitutiva o contributi previdenziali.
- Flessibilità: Le somme possono essere utilizzate per previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, buoni per istruzione o altri servizi previsti dall’art. 51 del TUIR.
- Congelamento delle soglie: Le somme destinate a previdenza complementare, assistenza sanitaria o cessione di azioni non concorrono al superamento dei limiti fiscali e contributivi.
Detassazione e Riduzione Contributiva: Incentivi per il Coinvolgimento Paritetico
Le aziende che favoriscono un coinvolgimento paritetico dei lavoratori nella definizione degli obiettivi di produttività possono beneficiare di ulteriori vantaggi:
- Riduzione del 20% dei contributi a carico del datore di lavoro, fino a un massimo imponibile di 800,00 €.
- Esenzione totale dei contributi a carico del lavoratore, entro lo stesso limite.
Questa misura rafforza il dialogo tra imprese e lavoratori, incentivando la partecipazione attiva e la condivisione degli obiettivi aziendali.
Come ottenere la detassazione?
Per applicare correttamente l’imposta sostitutiva del 5%, è necessario:
- Definire obiettivi incrementali tramite contrattazione collettiva.
- Redigere un accordo aziendale o territoriale conforme alla normativa vigente.
- Monitorare il raggiungimento degli obiettivi attraverso criteri oggettivi e verificabili.
Conclusioni
La detassazione dei premi di produttività si conferma uno strumento efficace per migliorare la competitività aziendale, incentivare i lavoratori e favorire l’adozione di sistemi di welfare aziendale.