A decorrere dal 1° gennaio 2018, le piccole e medie imprese che occupano tra i 15 e i 35 dipendenti nonché i partiti politici, le organizzazioni sindacali e sociali dovranno porre attenzione all’entrata in vigore dei nuovi obblighi introdotti in materia di collocamento obbligatorio disabili. Diventano, infatti, operative le norme stabilite dal decreto semplificazioni attuativo del Jobs Act (D.Lgs n. 151/2015) la cui entrata in vigore, inizialmente prevista per il 2017, era stata prorogata al 2018 per effetto del decreto Milleproroghe 2017.

La nuova disciplina si applica anche nei confronti di partiti politici, organizzazioni sindacali e organizzazioni che senza scopo di lucro che operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione.

E’ venuta meno, quindi, la possibilità riconosciuta alle aziende di assumere un soggetto disabile solo in caso di nuove assunzioni ovvero al raggiungimento del sedicesimo lavoratore computabile. A far scattare l’obbligo sarà la condizione che il numero dei lavoratori subordinati in forza al 31 dicembre dell’anno precedente, con esclusione dei lavoratori “non computabili”, raggiunga la quota delle 15 unità.

Inoltre, le imprese che alla data del 18 gennaio 2000 rientravano già nella classe occupazionale compresa tra i 15 e i 35 dipendenti, non potranno più posticipare l’assunzione di un lavoratore con disabilità al dodicesimo mese successivo all’effettuazione di una nuova assunzione aggiuntiva rispetto al numero dei dipendenti in servizio.